La solidarietà della UST Cisl Magna Graecia alla Cooper Poro di Rombiolo

Sconcerto e amarezza. Sono questi i sentimenti manifestati dal segretario della UST CISL Magna Graecia, Francesco Mingrone, rispetto alla sequela di intimidazioni a danno della Cooper Poro edile di Rombiolo, ancora una volta nel mirino della criminalità. Nella notte di lunedì ignoti sono entrati nel cantiere di Pizzo, dove sono stati appena avviati i lavori per la costruzione di una chiesa e di strutture aggregative annesse, ed hanno dato fuoco ad una trivella, mandandola praticamente in fumo, con un danno di circa 50mila euro.
"Prendersela con un'impresa che fa del lavoro lo strumento di crescita sociale per garantire vita dignitosa ad intere famiglie che nel nostro territorio vivono alla giornata – ha detto Mingrone – è un fatto gravissimo. Rispetto al quale va lanciato un duro monito affinché simili episodi non si verifichino più. La Calabria e i calabresi hanno bisogno di lavoro non di azioni che mirano a distruggerlo. Abbiamo parlato, qualche giorno fa, di quanto necessario sia mettere in campo una rete di azioni tali da riportare i nostri giovani alla propria terra d'origine e ci risvegliamo con un altro, l'ennesimo, atto intimidatorio ad un'impresa che, con coraggio, crea lavoro nella nostra regione.
"Sono certo che le forze dell'ordine e la magistratura faranno chiarezza sull'accaduto. Ma come CISL rinnoviamo e rilanciamo l'appello alle istituzioni e alle forze sane della comunità calabrese affinché si faccia rete e si mettano in campo tutte le azioni positive volte al contrasto alla criminalità e alla vicinanza concreta a quanti, come la Cooper Poro, hanno subito atti intimidatori. Agli imprenditori onesti e coraggiosi della Calabria, e del Sud in generale, va la nostra solidarietà e l'invito ad andare avanti nel sentiero della legalità e della giustizia".

--banner--