Cafiero de Raho ai reggini: “La ‘ndrangheta vi ha affamato e tolto tutto”

cafieroderaho cgildi Valeria Guarniera - La Calabria – e Reggio in particolare – al centro di movimenti che contrastano tra loro: da una parte l'antimafia vera, quella che quotidianamente lotta attraverso i piccoli e grandi gesti, che combatte con una mentalità difficile da cambiare e che individua muri da abbattere. Dall'altra la connivenza di una parte – purtroppo, non piccola – della società: la famosa zona grigia che insabbia il lavoro svolto dalla gente perbene e che insinua il dubbio che continuare a lottare sia davvero giusto. A dirlo il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho che – intervenendo nel corso dell'incontro organizzato dalla CGIL sull'utilizzo dei beni confiscati– ha voluto sottolineare l'importanza della partecipazione attiva e la difficoltà nel riuscire a delineare una netta linea di confine tra una categoria e l'altra: "Il problema è capire e individuare l'interlocutore. Spesso chi appare in un modo, in realtà, è profondamente diverso. A volte la Calabria sembra staccata dal resto dell'Italia, una terra isolata. Ma qui c'è un'antimafia vera, e non è quella che abbiamo visto ultimamente. Colgo una sofferenza reale, autentica – ha sottolineato – da parte dei tanti che aspettano che succeda qualcosa, che un cambiamento avvenga. Bisogna attivarsi, manifestare il proprio pensiero: per la libertà non si fa mai abbastanza, occorre lottare. La mafia è ricchissima – ha sottolineato – e la ndrangheta lo è ancor di più. E sono stanco di sentire che c'è ancora qualcuno che dice che la mafia dà da mangiare. La mafia non dà niente, piuttosto ruba, toglie. Guardatevi intorno - ha urlato ad una platea che applaudiva - la 'ndrangheta vi ha affamato, vi ha tolto tutto. E' importante individuare gli interlocutori giusti – ha continuato in un impeto di rabbia condita da una forte determinazione - (credo che la scelta dee Palazzo della Provincia per organizzare questo incontro non sia casuale) e portare qualcuno che riesca a far si che i problemi escano dai confini, per creare una cassa di risonanza che rimetta questa terra – che tanto merita – al centro dell'attenzione, anche nazionale. La presenza di Susanna Camusso è importante. Il tema del riutilizzo dei beni confiscati è centrale nella lotta alla criminalità organizzata".