Produzione e spaccio di droga a Reggio Calabria, scarcerato 45enne

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Giuseppe Simone, 45 anni, accusato – nell'ambito dell'operazione 'Pollice verde' - di far parte di un'associazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti e vari episodi di spaccio tra cui la cessione (specificatamente contestata al Simone), di circa 2 kg di marijuana a degli emissari vibonesi. Simone, che si trovava in Canada al momento dell'esecuzione degli arresti, nonostante i gravissimi fatti di accusa, si era in questi giorni – si legge nella nota del legale Marco Tullio Martino - costituto spontaneamente presso la polizia di Stato di Fiumicino facendo ritorno dall'America per poter partecipare all'udienza del Riesame.

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Attraverso la disamina di tutte le intercettazioni telefoniche e con l'incrocio dei tabulati dei GPS l'avvocato Marco Tullio Martino, legale nominato dal Simone, ha dimostrato come lo stesso non potesse in alcun modo essere il soggetto che aveva trasportato materialmente la droga nel luogo e nell'ora dello scambio contestato, e che anzi lo stesso non si fosse mai recato sui siti delle piantagioni e che tutto il resto del compendio intercettivo aveva un significato alternativo lecito che non poteva condurre all'affermazione della gravità indiziaria e per i gravi delitti di coltivazione, detenzione, trasporto e spaccio contestati. Il Tribunale – scrive l'avvocato - ha certificato l'estraneità del Simone alla associazione ed ai singoli reati, ed ha annullato l'ordinanza disponendo l'immediata scarcerazione del giovane imprenditore reggino che ha così potuto lasciare libero la casa circondariale di Arghilla'.