Reggio, effrazione in casa di Klaus Davi: vetrata sfondata giorni prima del suo ritorno in città

Si arricchisce di dettagli l'inquietante episodio di effrazione che ha interessato la casa reggina di Klaus Davi, giornalista e consigliere comunale di San Luca. Un condomino del massmediologo non ha dubbi e ribadisce al canale all-news di Mediaset, TGCom24, che l'atto intimidatorio che ha colpito la casa ad Archi del giornalista italosvizzero è avvenuto almeno 4-5 giorni prima che Davi tornasse a Reggio Calabria: «Ero convinto che fosse stato il vento a spalancare la vetrata. L'ho constatato con i miei occhi e ho perfino tentato di chiudere la finestra da fuori, senza riuscirci. Ovviamente sono pronto a parlarne con gli inquirenti». Klaus Davi ha scoperto l'avvenuto danneggiamento nella notte tra il 14 e il 15 novembre, alle 1.40. Nel corso del programma di Mediaset "Fatti e Misfatti", il massmediologo e titolare di un'agenzia di comunicazione ha affermato che «il quartiere Archi è estremamente silenzioso. Di notte si sente tutto. Se veramente la finestra è stata divelta cinque giorni prima che io arrivassi il rumore è risuonato per giorni e notti. Credo che non sia un dettaglio da sottovalutare».

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Davi conferma di non essere stato contattato da nessuno, «nessuna autorità inquirente mi ha ancora chiamato». Proprio in queste ore il magistrato Sebastiano Ardita, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha dichiarato: «Crediamo non vadano sottovalutate le intimidazioni a Klaus Davi che, da anni, con modi non convenzionali, talvolta stravaganti, ma certamente leali e coraggiosi, prova a tirare fuori la Calabria dalla marginalità cui è stata condannata e, in parte, si è autocondannata».