Premio "Sant'Ilario" 2019: lunedì scorso la serata con i riconoscimenti allo sport di ieri e di oggi e allo storico Carlo Spartaco Capogreco

Ricordi emozionanti, riflessioni e ottimistiche proiezioni future al "Premio Sant'Ilario 2019", il riconoscimento voluto dall'amministrazione comunale per raccontare il territorio attraverso i suoi protagonisti. Così dalla piccola cittadina jonica l'onda lunga di bellezza ricomprende la Locride e oltre: cultura, arte, imprenditoria sociale e sport sono stati al centro della sesta edizione appena andata in scena sul lungomare di Sant'Ilario. «Siamo davvero felici e orgogliosi di questo appuntamento annuale con le belle storie che i luoghi contengono – ha detto il sindaco Giuseppe Monteleone, aprendo la serata con i saluti istituzionali – Vogliamo ricordare il passato, valorizzare il presente, scoprire energie per il futuro».

Denso di emozioni lo spazio dedicato allo sport, tra aneddoti, foto in bianco e nero e giovani atleti, sono stati premiati per la squadra di calcio del S. Ilario, in auge negli anni Settanta, il presidente Giuseppe Gelonese, il ds Giuseppe Staltari, il segretario Beniamino Spataro (alla memoria); per la squadra del Condojanni dello stesso periodo, premiati: presidente Antonio Ursino, ds Giuseppe Ciano (alla memoria), segretario Leonardo Managò, cassiere Antonio Gratteri; il medico Domenico Mandarano; i calciatori Antonio Ferrò, Antonio Managò, Pippo Mollica, Giuseppe Michelizzi, Leonardo Managò. Per Spataro e Ciano hanno ritirato il premio i figli, Pietro Spataro e Anna Maria Ciano. Premiati anche la squadra femminile di calcio a 5, l'associazione sportiva "Zagara" presieduta da Domenico Lentini e Davide D'Agostino, campione Special Olympics nel nuoto; presente anche la responsabile Area Famiglie della Special Olympics Irma Circosta. A consegnare loro le targhe il vicesindaco Enzo D'Agostino, l'assessore Federico Managò e i consiglieri comunali Francesco Scruci e Massimo Carneri.

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Per la sezione "Amici di Sant'Ilario", il riconoscimento è andato a Francesco Mollace e Bernardo Migliaccio Spina. Francesco Mollace, promotore di progetti transnazionali, fondatore dell'associazione Civitas Solis, tra le principali organizzazioni non profit del territorio, ha promosso a San'Ilario, precisamente nel borgo antico di Condojanni, progetti di rigenerazione urbana che hanno portato alla realizzazione della struttura di turismo sociale "Arcabria" e al Centro culturale "Bruno Buchet". Gli ha consegnato il premio Pasquale Brizzi, che ha guidato l'amministrazione comunale per tre mandati consecutivi, appoggiando e incentivando la collaborazione con Mollace. Per Mollace i giovani e la rinascita dei territori sono punti centrali dell'azione sociale che lo vede protagonista a livello internazionale. Bernardo Migliaccio Spina, regista e attore, diplomato all'Accademia d'Arte drammatica di Palmi, nel 2008 ha firmato il lungometraggio "Malanova, storia di amore e magia", girato interamente a Condojanni: film a carattere antropologico entrato anche in una tesi di laurea. Migliaccio Spina dirige la scuola di recitazione LocriTeatro e ha pubblicato il romanzo "Coraìsime" (Rubbettino). La presidente del consiglio comunale Claudia Cinelli ha consegnato la targa.

"Premio Sant'Ilario" 2019 a Carlo Spartaco Capogreco, santilariese, storico e saggista, uno dei massimi esperti, a livello internazionale, dello studio e nella riscoperta dell'internamento civile fascista in Italia e nei Balcani. La ricerca incessante e appassionato lo ha condotto a essere il primo scopritore della vicenda del campo di Ferramonti di Tarsia e di tanti importanti tasselli storiografici come la storia rimossa del comandante partigiano, calabrese, Dante Castellucci "Facio" (con ruolo di primo piano nella banda dei Fratelli Cervi), raccontata nel libro "Il piombo e l'argento" (Donzelli). Tra le sue opere più importanti, la ricerca ventennale confluita nel volume "I campi del duce" (Einaudi), divenuto un classico della storiografia sulla Seconda guerra mondiale, tradotto in croato, sloveno e inglese. Per Capogreco, che ha ricevuto il premio dalle mani del sindaco Monteleone, la ricostruzione della memoria storica è il passaggio obbligato per conoscere il presente e, quindi, espressione di impegno civile, per un futuro libero dagli orrori del passato.

È intervenuto alla serata, condotta da Maria Teresa D'Agostino, il giornalista Domenico Logozzo, già premiato tra gli "Amici di Sant'Ilario", sempre attento a divulgare i fermenti culturali della Locride e oltre.