'Ndrangheta, il boss Crisafi scrive a Klaus Davi: "Lotta anche per i detenuti"

Vincenzo Crisafi, detenuto nel carcere di alta sicurezza di Prato, ha preso carta e penna e scritto al consigliere comunale di San Luca, Klaus Davi. Crisafi, condannato per narcotraffico e ritenuto vicino alle cosche Romeo e Giorgi di San Luca, ha vergato una lunga lettera all'indirizzo del massmediologo: «È da parecchio tempo che seguo incuriosito questo suo interesse per San Luca e la sua recente candidatura a sindaco» è l'inizio della missiva, che poi si focalizza sulla situazione del noto comune aspromontano e dei suoi cittadini, ritenuti da Crisafi «un popolo con altissimo tasso di laureati e di emigrati, ma anche di pregiudicati», a causa delle possibilità di studiare e lavorare rasenti allo zero. Il detenuto, a cui mancano pochi esami per conseguire una laurea in scienze motorie, esprime poi un giudizio positivo sull'operato di Davi: «Lei potrebbe risollevare le sorti di un posto che pare destinato alla deriva, perché spiegare all'Italia un paese come il nostro, visto con gli occhi di chi non è concittadino, per noi rappresenta una grande occasione.[...] Io credo nella possibilità che lei sta offrendo al mio popolo e spero che i miei concittadini la pensino come me e la sostengano». Klaus Davi per tutta risposta si è detto commosso per la lettera di Crisafi e ha annunciato che lo incontrerà a breve, continuando a cercare il dialogo anche con tutti gli ex detenuti e condannati di San Luca. Proprio negli scorsi giorni, infatti, Davi si è recato da un altro ex detenuto, Gianluca Nirta, ritenuto boss dell'omonimo clan coinvolto nella faida di San Luca: «Come sono andato da Nirta andrò da tutti gli altri. Voglio ascoltare tutti e parlare con tutti. Mi interessa soprattutto dare un'opportunità ai giovani», la dichiarazione del massmediologo.

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