Lettera a Jole Santelli... e buon compleanno a mio figlio, ancora bloccato a Milano

Lettera nuova 500Riceviamo e pubblichiamo:

Gent. ma signora Presidente

Le scrivo circa la sua decisione di continuare a non consentire il rientro dei fuorisede calabresi , quei pochi ormai, tra studenti e lavoratori , che hanno rispettato le regole , che non hanno partecipato agli esodi di rientro , che non sono (come tanti) fuggiti con i propri mezzi , poiché non ne possiedono nemmeno ! Hanno temporeggiato per comprendere meglio un fenomeno che via via si evolveva e precipitava rapidamente , con razionalità , prudenza, senso civico e rispetto delle norme. Mio figlio è tra questi ; studente fuori sede ha affrontato all'inizio la situazione con determinazione e il risoluto ardimento , tipico dei giovani, proponendosi di rimanere al suo posto , con l'auspicio e anche un ottimistico convincimento iniziale , che le cose si sarebbero risolte positivamente di lì a poco.

Così non è stato, i giorni sono diventati sempre più tristemente uguali , il tempo è diventato un tempo sospeso,la distanza si è dilatata, le paure amplificate ,lo smarrimento aumentato mentre le inquietudini montavano a dismisura . Ma ci si e' disciplinati, si è rimasti "attaccati " alle notizie , cercando di andare avanti, con mille raccomandazioni, poche ore di sonno e tante operose distrazioni domestiche .

Ogni telefonata esigeva una pre- impostazione del tono della voce che doveva necessariamente essere improntato alla normalità , per tranquillizzare, ravvivare le speranze , scacciare i cattivi pensieri .

Col cuore in gola , ogni volta , temendo una seppur minima variazione mi assicuravo che tutto continuasse ad andar bene , tiravo un momentaneo sospiro di sollievo, pensavo di poter resistere , di poter continuare a custodire nel cuore e anche di poter tentare di ...pregare . E' questo il "mestiere " naturalmente connaturato di madre ...

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Ho visto ritornare , anche molto dopo il suo "blocco regionale" tanti figli, studenti che dall'estero sono stati fatti rientrare in Calabria , anche provenienti da zone critiche come la Spagna e la Gran Bretagna .

Mio figlio e' ancora a Milano e da lì pare non si possa ancora tornare ; credo però che ora lui abbia pagato un sufficiente dazio di paure, di isolamento e anche di difficoltà , oltre che emotive , logistiche e di sostentamento dacché sono venute meno le più ampie possibilità ciò dovuto all'interruzione momentanea di alcune attività lavorative genitoriali .

Azzardando un po' con un parossistico parallelismo , mi viene in mente Socrate e la sua coerenza morale, allorquando di fronte alla possibilità dell'esilio o della fuga scelse di bere "l'amaro calice "; anche noi ci fregiamo di non ricorrere a "mezzi" e "mezzucci", siamo quello che fanno le file e le trafile, che rispettano le Leggi e le Istituzioni, che sembrano poco scaltri perché non ricorrono alle furberie , che sentono forte il fremito dell'indignazione di fronte alle ingiustizie , che non chiedono favori e, alle oscure e paludose scorciatoie preferiscono i soleggiati , benché più lunghi, sentieri .

Ora però io decido con forza di scegliere il diritto di Antigone alla legge di Creonte!

Credo non sia più a lungo sopportabile questa distanza diventata siderale e credo che mio figlio abbia diritto di abbandonare la sua piccola e grigia stanza di 2 metri per 2 in cui è rimasto chiuso per due mesi e mezzo e, dopo regolare autodenuncia alle Autorità competenti, dopo regolare quarantena presso una abitazione già individuata , possa ritornare da me che lo aspetto e nella sua casa e dalla sua stanza poter tornare a rivedere il mare che nelle giornate di sole ha lo stesso colore dei suoi occhi felici !

Distinti saluti e...

tantissimi auguri di buon compleanno al mio adorato figlio

Francesca Tomasello (mamma )