Parco del Pollino, Manoccio scrive a Pappaterra: "Rimuovere le tabelle"

Giovanni Manoccio, già Sindaco di Acquaformosa, ha scritto al Presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, per sollevare il problema delle tabelle.

Segue il testo della lettera.

"Al Presidente dell'Ente Parco del Pollino

On.Domenico Pappaterra

Agli organi di stampa

Egregio Signor Presidente , le scrivo per chiederle di rimuovere le tabelle installate nei giorni scorsi nelle strade che costeggiano i vari paesi del Parco.

Mi sembra che l'installazione deturpi e offende il territorio in quanto esclude dalle indicazioni molti paesi (figli... di un dio minore?) che pure hanno i loro centri storici all'interno del Parco.

Le preciso che nel tratto che va da Lungro ad Acquaformosa, storicamente di soli 4Km , sono stati installate ben 7 tabelle indicative di San Sosti ovvero una 1 tabella ogni 0,571 metri e 8 per Lungro, nel percorso inverso, che si traduce in una tabella ogni 500m. Si direbbe "troppa grazia, San Antonio! ", le stesse tabelle sono collocate in luoghi improbabili, alcune indicano la direzione di viuzze altre sono poste ad altezza inferiore alla media umana ed infine altre in tabelle indicate parcheggi per disabili ( sarà stato il caldo di questi giorni...).

Tutto ciò espone le istituzioni e il territorio a facile ironia.

Inoltre vi è un grande conflitto d'interessi tra l'emanazione della Ciclovia "Parchi della Calabria" e l'ordinanza della Provincia di Cosenza perché in vari tratti della ex statale 105, ad esempio da Firmo a San Basile ma anche tra Acquaformosa e Lungro è assolutamente vietata la percorrenza in bicicletta e ciclomotori con tanto di Ordinanza del Presidente.

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Questa tabellazione assomiglia molto a quella che l'Anas ha fatto in passato nell'Autostrada del Mediterraneo con tanto di tabelloni, uguali e ripetitivi, con tanti errori di indicazioni e di peculiarità territoriali. L'Anas ha poi corretto con l'installazione di altre tabelle indicative che hanno migliorato,leggermente, il contesto.

Se fossi ancora Sindaco di Acquaformosa non esiterei un secondo a rimuovere le tabelle e a concordare , con gli Enti preposti, una nuova disposizione che non escluda i centri minori, che tenga conto dell'intelligenza e della cultura dei cicloamatori i quali ogni 500 metri si trovano con dubbie indicazioni. Per cui si potrebbe installare una tabella ogni 3-4-km chiedendo alla Provincia di revocare l'ordinanza onde evitare conflitti e responsabilità.

Le ho scritto Signor Presidente perché per anni sono stato al suo fianco nella gestione dell'Ente Parco e conosco la sua meticolosità, non vorrei che questa volta qualche cosa Le sia sfuggita di mano".