Magna Graecia, il comitato presenta il report a Cariati

Tutto è pronto per la presentazione del REPORT 2020 redatto dai promotori del Comitato MAGNA GRAECIA, i cui componenti terranno un incontro – dibattito a Cariati – sabato 18 gennaio 2020 – ore 18 – presso il centro sociale – SS 106 Jonica, alla presenza delle rappresentanze interne all'organismo civico, dell'Amministrazione comunale ospitante, delle istituzioni locali, regionali e nazionali espressione del territorio calabrese. Tra gli invitati, gli attuali candidati alla presidenza della Giunta regionale della Calabria e al Consiglio regionale.

Nella pubblica occasione sarà presentato il Report illustrativo corredato dalla proposta di legge che sarà consegnata a chiunque ne farà richiesta sia in formato digitale che cartaceo. Il momento di confronto è concepito in maniera snella e partecipativa. Dopo una breve introduzione degli organizzatori, sarà destinato un ampio spazio all'uditorio al fine di raccogliere testimonianze a supporto dell'idea-progetto. Inoltre, prenderà forma la predisposizione di presidi culturali di sensibilizzazione da concepire in ogni comune dei 67 contenuti nella proposta.

I margini di consenso all'idea MAGNA GRAECIA aumentano progressivamente. I like alla pagina facebook – si legge in un comunicato stampa del Comitato - superano abbondantemente le 7000 unità, un numero elevatissimo considerata la giovane età del comitato stesso. Il dibattito, seppur con qualche nota di dissenso, assume valenza nel tessuto sociale che avverte la necessità di vero cambiamento mediante una proposta rivoluzionaria nell'ambito degli atavici equilibri esistenti.

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Tra i punti sostanziali del Comitato: riequilibrio demografico delle province calabresi attraverso l'istituzione di una nuova Provincia in Calabria che trae origine dall'esistente Provincia di Crotone estendendola all'area della SIBARITIDE, sotto la nuova denominazione di "MAGNA GRAECIA" e l'individuazione di n.2 capoluoghi, a Nord Corigliano Rossano, a Sud Crotone.

Il progetto mira a restituire pari dignità territoriale all'intero arco jonico del Crotoniate e della Sibaritide, uscire da una condizione di sudditanza rispetto ad oscuri poteri centralisti a cui è attribuita la responsabilità di aver relegato al ruolo di cenerentola del sud Italia l'intera area jonica.