Borgia (Cz) ricorda i militari caduti a Nassiriya

Anche il Comune di Borgia in occasione della "Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni di pace", ha voluto ricordare quella che è stata la più grave tragedia per i nostri militari all'estero dalla Seconda guerra mondiale, nel corso della quale a Nassiriya morirono 19 italiani: 12 carabinieri, 5 soldati dell'esercito e due civili.

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Il sindaco, Elisabeth Sacco, dopo la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria della Roccella, nel corso della commemorazione davanti al Monumento ai Caduti in piazza Nassiriya, prima di tutto ha salutato e ringraziato le autorità militari, i rappresentanti dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri, le associazioni di Carabinieri e della Polizia di Stato, i vigili urbani, le associazioni di Protezione civile, "gli uomini che indossano la divisa e sono sempre al nostro fianco, che si sacrificano per difendere i valori fondanti della nostra democrazia. In questi momenti di ricordo e commemorazioni lasciamo spazio e alla riflessione profonda – ha affermato il sindaco Sacco – per non dimenticare quanti hanno perso la vita sedici anni fa, ma anche sul fatto di quanto fuori dai nostri confini la pace sia lontana. Chi, come i nostri nonni, ha vissuto la Guerra sa bene quanto prezioso sia vivere in tempo di pace, e quanta gratitudine dobbiamo ai militari e alle forze dell'ordine, agli uomini e alle donne con la divisa che ogni giorni rischiano la vita per garantirci la pace. Una pace che diamo per scontata. Quanto accaduto a Nassiriya non è un fatto lontano: basta ricordare che il 10 novembre è stata sfiorata un'altra strage, sempre in Iraq: i nostri militari hanno subito un attentato che ringraziando Dio non ha avuto vittime, ma l'intento era quello di colpire l'Italia al cuore. Allora – ha concluso il sindaco – ricordiamo e ringraziamo con profonda commozione e gratitudine".