Condotta di Cropani, Confagricoltura: “Urgente ripristinarla. È vitale per l’intera area”

"Vi è la necessità di ripristinare al più presto la condotta di Cropani che garantisce il servizio irriguo ad un comprensorio tra i più importanti della regione". È l'appello che lanciano, in una nota congiunta, il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti ed il presidente di Confagricoltura Catanzaro Walter Placida per intervenire su quell'impianto danneggiato dallo scoppio della conduttura e che dopo il crollo del pontile e del tratto di strada che corre lungo la condotta in contrada Meliti, avvenuto lo scorso 30 agosto, è stato sequestrato dalla magistratura. "Comprendiamo le ragioni della Procura di Catanzaro – aggiungono – tese ad accertare le responsabilità per quanto accaduto, ma chiediamo che si faccia presto a sbloccare una situazione che rischia di penalizzare pesantemente gli imprenditori della zona vocata ad un'agricoltura di qualità. Quella condotta, gestita dal Consorzio di Bonifica dello Ionio Catanzarese, infatti, serve circa 1.000 ettari di colture 'di pregio' (pescheti ed altri frutteti, agrumeti, finocchi, asparagi ed altre orticole e foraggiere irrigue)". "Al momento della rottura della condotta – spiegano Statti e Placida - numerosi agricoltori erano in procinto di impiantare qualche centinaio di ettari di finocchi (mettendo a dimora le piantine già acquistate) che ora rischiano di vedersi perdere l'investimento. Inoltre registriamo, così come confermato anche dai tecnici della Sorical, un abnorme aumento dei consumi idrici in quella zona tra gli imprenditori visto che hanno dovuto fare ricorso all'uso dell'acqua potabile proprio per sopperire alla mancanza del servizio garantito dalla condotta. Con un aggravio dunque dei costi di gestione per gli operatori dell'area".

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"La vicenda è nota alle autorità – raccontano i due esponenti di Confagricoltura – visto che lo scorso 5 settembre si è svolta nella sede della Prefettura di Catanzaro un apposito vertice a cui hanno preso parte tra gli altri, oltre che rappresentanti delle organizzazioni di categoria, il presidente del Consorzio Grazioso Manno (accompagnato dal direttore Rotelle e da altri tecnici), il responsabile di Rfi-Calabria, il comandante provinciale dei carabinieri e una delegazione della Sorical. Un incontro che sembrava aver impresso una svolta alla vicenda ma che in realtà non ha ancora risolto la situazione. L'istanza di dissequestro inoltrata dal Consorzio che avrebbe consentito l'avvio dei lavori di ripristino della conduttura, pur se indicata quale soluzione all'immediato sblocco della situazione, non ha sortito gli effetti sperati". Da qui l'invito del presidente regionale e provinciale di Confagricoltura "ad intervenire urgentemente per risolvere la questione". "Non vorremmo – concludono Statti e Placida – che a causa delle lungaggini si possa compromettere il delicato equilibrio economico della zona che proprio da quelle colture di qualità si regge con conseguenze anche in termini di perdita di occupazione".