Catanzaro, Abramo: “A Giovino non ci sarà spazio per nuove abitazioni”

"Concordare lo sviluppo di Giovino con la politica, gli ordini professionali e le associazioni partendo da un punto fermo: non c'è e non ci sarà spazio per nuove villette o seconde case". Lo ha affermato il sindaco Sergio Abramo nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare le intenzioni dell'amministrazione comunale sull'area in vista del convegno pubblico del 5 aprile all'Hotel Perla del Porto.
"La netta contrarietà dell'amministrazione alle lottizzazioni è già stata dimostrata dai fatti: abbiamo bocciato le lottizzazioni Di Tocco, vincendo sia al Tar che al Consiglio di Stato, e Tiriolello", ha aggiunto il primo cittadino ricordando pure la sua "netta opposizione al progetto Grassettopoli". Accanto a lui, i capigruppo di maggioranza Luigi Levato (Forza Italia), Ezio Praticò (Catanzaro da Vivere), Giuseppe Pisano (Officine del Sud), Andrea Amendola (Obiettivo Comune), Fabio Talarico (Catanzaro con Abramo, il capogruppo Rosario Mancuso era assente per impegni personali), gli assessori Modestina Migliaccio Santacroce e Franco Longo, i consiglieri regionali Mimmo Tallini, Baldo Esposito e Claudio Parente, i dirigenti comunali Giuseppe Lonetti, Giovanni Laganà, Antonio De Marco.
"La nostra idea è quella di un turismo esclusivamente alberghiero, perché la città, che ha un piano regolatore sovradimensionato, non ha bisogno di nuove case e villette, soprattutto a Lido che è una zona già stressata dal punto di vista abitativo e dei servizi", ha proseguito il sindaco spiegando "come ci siamo mossi in stretta osservanza del Prg vigente, senza cambiare nulla".
"Sull'area di Bellino, il cosiddetto polmone verde - ha detto Abramo -, sul quale parlano chiaro anche le linee guida del nuovo Psc approvate dal Consiglio comunale, siamo stati tutti d'accordo, maggioranza e minoranza, anche in conferenza dei capigruppo: nessuno vuole per quella zona neanche villaggi turistici. È questa la zona per la quale è stato pensato il Bando internazionale di idee".

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La bozza di bando predisposta dagli uffici è suscettibile di qualsiasi modifica da "concertare in modo assoluto", ha affermato ancora Abramo, "se una volta condiviso il bando non arriveranno proposte, noi lasceremo quella zona così com'è: un'area verde".
Sulla seconda area, quella Di Tocco, "abbiamo intenzione di concordare col privato, eventualmente, per il solo scopo turistico-alberghiero, ma senza comunque permettere colate di cemento".
Riguardo alla terza area, quella compresa fra la strada statale 106 e il tracciato ferroviario, che in base al Prg è a carattere commerciale, e sulla quale esistono già alcune attività, il sindaco ha chiarito che "non c'è nessuna intenzione di modificarne la destinazione, perché altrimenti si permetterebbero costruzioni residenziali che non vogliamo: quella fascia resterà commerciale e, anzi, vorremmo pure eliminare lo 0,15% di abitazioni residenziali già previste".
Abramo ha ribadito: "In generale, l'amministrazione non cambierà la destinazione delle tre aree, perché in quel caso si potrebbero costruire villette che non hanno nessuna ragione d'esistere. Qualcuno ha voluto fare speculazione politica per avvantaggiarsene da un punto di vista elettorale, ma la polemica non ha proprio modo di essere perché è questa l'amministrazione che ha bocciato nuove lottizzazioni. Il prossimo 5 aprile – ha concluso Abramo - raccoglieremo le istanze di ordini e associazioni e, soltanto in un secondo momento, proseguiremo con i passaggi in giunta prima e in Consiglio comunale dopo".