Morra choc: "Non ho votato il Movimento 5 Stelle, in lista qualche ambiguità"

morranicola600ildispaccioPer chi ha votato in Calabria il pentastellato Nicola Morra? L'ammissione e' clamorosa: "E' semplice. Per nessuno". Ne' la lista 5Stelle, ne' il candidato Aiello, dunque. Il un'intervista al Corriere della Sera Morra afferma di essere il presidente della commissione parlamentare Antimafia e che per questo motivo "non potevo votare una lista con anche una semplice ambiguita'. E per questo mi e' stato impedito, di fatto, di votarla". Le ambiguita' le avrebbero dovute controllare "coloro che hanno assunto il ruolo di responsabili regionali per la formazione delle liste" e invece non l'hanno fatto, e cosi' Morra chiarisce: "Tutte le volte che mi e' stato chiesto di fare dei controlli, io li ho fatti. Mettiamola cosi': stavolta nessuno mi ha chiesto di controllare. I controlli, in terre come la Calabria, comportano tempi lunghi...". E i tempi sembra non ci siano stati.

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Ma cio' non vale solo per la Calabria, perche' poi Morra estende il suo ragionamento e nell'analizzare il pessimo risultato dei 5Stelle nel voto di domenica scorsa dichiara: "Se ci si vuole presentare a tutti i costi e ci si fa trascinare dall'entusiasmo senza mettere in campo i classici filtri che ci contraddistinguevano dalle altre forze politiche, allora non ci si deve stupire se arrivano risultati del genere". Da dove ripartire, allora? "Dobbiamo iniziare a imparare dai nostri errori e ricordarci qual era la nostra natura", la quale secondo il Presidente dell'Antimafia e' "tornare a praticare la condivisione delle sceltee delle responsabilita', mentre negli ultimi tempi c'e' stato un fortissimo accentramento che ha impedito la collegialita'". Un implicito j'accuse contro Luigi Di Maio, che ha "difettato di capacita' argomentativa", "succede spesso quando si finisce di studiare", chiosa Morra, che aggiunge: "Il nostro popolo non si e' sentito coinvolto anche perche' non e' stato coinvolto nelle decisioni che abbiamo preso. Se non a cose fatte". Poi Morra aggiunge: "Anche questa storia del capo politico... Era stata l'attuale legge elettorale a obbligarci a indicare un capo politico" ma una volta terminati gli obblighi di legge, secondo il Presidente dell'Antimafia, "avremmo dovuto tornare immediatamente alla nostra storica architettura plurale, alla nostra classica biodiversita'". Quindi mai piu' un capo politico dopo gli Stati generali convocati per il mese di marzo? "Dipendesse da me, assolutamente no" e' la risposta di Nicola Morra.