‘Ndrangheta, Cirianni attacca Mantella: “S’inventa le cose”

Durissimo attacco alla credibilità del pentito Andrea Mantella arriva da Giuseppe Cirianni, piscopisano, classe 1962, balzato alle cronache nazionali il giorno 21 febbraio 1993 per essere stato vittima con la sua famiglia della cosiddetta tentata strage di Piscopio: un commando di due killer armati di fucili automatici calibro 12 caricati a pallettoni, rimase ferita tutta la famiglia, in particolare la figlia Ilaria di appena 2 anni. Poco dopo il Cirianni abbandonò la Calabria per un paese del centro Italia. Dopo 25 anni di silenzio a scovarlo è stato Klaus Davi. Cirianni ha subito dichiarato: «Mantella s'inventa tutto, parla di cose per sentito dire. Per quanto riguarda le mie vicende, la sua attendibilità è nulla. Ha fatto delle dichiarazioni sui potenziali killer quel giorno a Piscopio ma come fa a parlarne lui che aveva solo 12 anni allora...». Ma se la Dda di Catanzaro ha omesso le dichiarazioni del Mantella, Klaus Davi ha raccolto la testimonianza di un ex collaboratore di Cirianni che afferma al giornalista: «Giuseppe era convinto che i killer fossero due e cioè Felice Nazzareno, detto 'u Capicedu', e Fiorillo Nazzareno, detto 'u Tartaru', su commissione di Giuseppe Mancuso detto 'mbragja'». Cirianni smentisce anche questa tesi: «Ho sospettato di mezzo mondo. Sono venuto via per stare tranquillo. Ora vivo una vita serena. Quella vicenda appartiene al passato. Non credo che Gratteri mi chiamerà ma se lo facesse andrò a parlare. Ma non c'è nulla da dire».

L'intervista integrale è visibile al link https://www.youtube.com/user/klauscondicio in home page.

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