Crisi Corap, dalla seduta congiunta delle commissioni Vigilanza e Antindrangheta: “Un tavolo tecnico ed istituzionale per tutelare lavoratori e creditori”

La creazione di un tavolo tecnico ed istituzionale con il commissario liquidatorio, il revisore unico del Corap e figure specialiste con l'obiettivo di salvaguardare il Corap. E' questo il percorso condiviso dalla Commissione speciale di Vigilanza presieduta da Ennio Morrone e dalla Commissione contro il fenomeno della 'ndrangheta guidata da Arturo Bova, che si sono riunite oggi in seduta congiunta a Palazzo Campanella. Al centro dei lavori dei due organismi consiliari, l'audizione del revisore unico del Corap, Sergio Tempo.

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"Nel rispetto delle specificità delle due Commissioni, è un sentire comune - sottolineano i presidenti Morrone e Bova- la ricerca di una proposta che possa dare continuità al Corap, salvaguardando gli interessi dei creditori, dei lavoratori e dell'Ente. Al riguardo, abbiamo preso atto delle considerazioni del dott. Tempo circa l'inopportunità di attivare la liquidazione coatta amministrativa che consentirebbe di fatto la fine del Corap, con particolare pregiudizio della Regione Calabria, dei soggetti economici e dei lavoratori che hanno avuto rapporti con l'Ente. Dall'audizione del dott Tempo- aggiungono Morrone e Bova- è emerso come lo stesso revisore sia stato nominato circa dieci mesi dopo la nascita dell'Ente, avvenuta per accorpamento delle cinque Asi, creando così un vuoto totale di controllo a causa della mancanza di qualsiasi organo deputato a tal fine. Pertanto, il fatto che lo stesso revisore abbia dichiarato di essere stato sentito più volte dalla Procura di Repubblica di Catanzaro, è ulteriore conferma della bontà delle nostre ragioni di approfondire, in seno alle Commissioni, l'intera vicenda Corap".